IL MAIALINO NANO VIETNAMITA

Animale da compagnia

    Il maiale nano vietnamita è un animale intelligente, curioso e socievole. Ama farsi grattare sulla pancia e se viene coccolato si dimostra amichevole, docile e fedele, stabilendo un forte legame con le persone e comunicando la sua amicizia con simpatici grugniti ed un allegro movimento della coda.
    Si adatta bene alla vita di famiglia e va d'accordo con gli altri animali domestici: anzi, un cane adulto, se non è geloso, gli dà sicurezza e favorisce l'inserimento in famiglia del maialino.
    Come tutti i maiali ha una intelligenza paragonabile a quella del cane: gli si può insegnare a riconoscere il suo nome ed a rispondere al richiamo. Basta ricordare la fiaba "i tre porcellini" dove sono capaci di sconfiggere perfino Ezechiele, il lupo cattivo. Oppure porcellino Babe, protagonista dei film "Babe maialino coraggioso" e "Babe va in città". Più recente Peppa Pig, che ha innescato le richieste dei bambini di avere un maialino, una vera e propria pig-mania.

Che personalità !

    Il maialino nano è un animale con una forte personalità, e proprio per questo il bambino impara a riconoscere il diverso e ad accettarlo, a non imporsi sull'animale ed a rispettarlo nelle sue caratteristiche.
    Non ama le urla e, poiché non vede bene (sopratutto da adulto), tende a innervosirsi davanti ai movimenti troppo rapidi. E' diffidente verso gli estranei ed è anche molto permaloso: quando viene sgridato, il porcellino thailandese volta le spalle e sta fermo per qualche istante, quindi non deve essere assolutamente affrontato con durezza per impedirgli di fare una certa cosa, perché quando subisce un torto da una persona non la dimentica più e la riconoscerà dal suo odore.
    Se infatti il cane riconosce nel padrone il capobranco, col maiale è un rapporto alla pari. Occorre dargli poche regole ma chiare, ricordando che é un animale a cui piace stare con gli altri.

Pesi, misure e longevità

    Questo tipo di maiale, detto anche maialino del Vietnam o maialino della Thailandia, si differenzia dalle altre razze di maiali per le piccole dimensioni, le orecchie diritte e la coda non arriciolata. Il colore del mantello è nero (tipo classico), bianco, a chiazze bianche e nere, raramente colorato.
    Il maialino nano raggiunge da adulto le dimensioni di un cane di media-grossa taglia, con una lunghezza media di 90 cm ed un'altezza di 40 cm. Per via del corpo tozzo e compatto, il peso dell'adulto si aggira sui 60-80 kg: poco se confrontati le razze allevate per la carne, che raggiungono i 250-300 Kg.
    Se tenuto come animale da compagnia, vive dai 10 ai 20 anni: il maialino nano pià famoso, quello dell'attore George Clooney, è morto nel 2006 alla rispettabile età di 18 anni. Se allevato per la carne, invece, il maiale viene macellato verso i 16 mesi di età.

Maialino... buongustaio

    Per vivere a lungo, il maiale vietnamita ha bisogno di esercizio fisico e di una dieta equilibrata: infatti, a causa dell'istinto di cercare cibo in continuazione, è particolarmente esposto all'obesità: per questo è importante non abbondare nel cibo.
    Il maialino nano del Vietnam mangia di tutto: i resti della cucina vanno benissimo ("chi ha buon orto ha buon porco", dice il proverbio), ma devono essere integrati con un pastone umido a base di farina di mais, farina di soia, fiocchi d'avena, erba medica pellettata e cruschello (si trovano nei negozi di prodotti per l'agricoltura), magari accompagnato da erba fresca (va matto per la cicoria) e, in autunno, da qualche ghianda matura. Se non viene portato al pascolo nei boschi e nei campi, bisogna dargli anche integratori minerali. Evitate i mangimi pronti: sono fatti per far crescere l'animale in fretta per poi farlo macellare.
    Ah, dimenticavo: dato che è un maiale, mastica rumorosamente a bocca aperta. Questo perché è un buongustaio: mescolando l'aria con l'alimento, si liberano le sostanze aromatiche volatili che possono essere apprezzate dal senso dell'olfatto. E' quello che fanno gli assaggiatori di vino e di olio di oliva: gli avete mai ascoltati all'opera?

A passeggio... col maialino?

    Per essere felice, il maiale del Vietnam ha bisogno di un pezzettino di prato, una cuccia da cane, una bacinella d'acqua pulita ed una pozza d'acqua, oltre che di affetto.
    E' sconsigliabile tenerlo in appartamento, perché han bisogno di uno spazio all'aperto. E, poiché il loro divertimento è annusare odori nuovi e cercare stimoli dall'ambiente, amano anche fare passeggiate.
    Deve essere portato fuori come un cane di grossa taglia, utilizzando un comune guinzaglio con una pettorina particolarmente larga. Passeggiare con loro nei boschi, oltre che per il moto, è utile perché grufolando trovano ciò di cui sono carenti in quel momento.
    Infatti tempo fa i maiali venivano allevati allo stato brado, cioé pascolavano liberamente per campi e boschi. E' veramente divertente guardarli mentre utilizzano il loro forte muso come un vero e proprio strumento per compiere varie azioni.
    II maialini nani, come tutti i maiali, hanno un olfatto pià sviluppato dei cani. Per questo motivo sono i migliori cercatori di tartufi, ma oggi questo utilizzo è vietato, in quanto grufolano e rivoltano il terreno, danneggiando la tartufaia. In ogni caso, sarebbe difficile togliere il tartufo dalle fauci del maiale dopo che l'ha trovato, inoltre cerca i tartufi che piacciono a lui (mentre il cane viene addestrato), si stanca più facilmente e si trasporta più difficilmente del cane.
    I maiali hanno anche un ottimo udito, ed una sensibilità tattile molto sviluppata, particolarmente sul muso.

Origine e diffusione del maialino nano

    Il maiale vietnamita è conosciuto anche con il nome di maiale thailandese, maialino da compagnia, maialino nano e, data la sua diffusione negli Stati Uniti, mini pig (= maiale nano) e potbelled pig (= maiale pancia a tazza o maiale panciuto).
    E' originario del Vietnam e della Thailandia, dove viene allevato per la carne all'interno delle abitazioni: é per questo che ha imparato a convivere con l'uomo.
    In occidente il maialino nano è arrivato come una curiosità da mostrare negli zoo: prima in Svezia e in Canada, poi negli Stati Uniti. Ed è proprio negli Stati Uniti che, a metà degli anni '80, è nato un interesse come maiale da compagnia.
    Perfino l'attore George Clooney ha avuto un maialino pancia a tazza, che lasciava dormire nel suo letto: "é strano come gli animali da compagnia diventino parte della tua famiglia" dichiarò l'attore nel 2006 quando il maialino vietnamita Max morì di vecchiaia all'età di 18 anni.
    In Italia il maiale nano del Vietnam non è molto diffuso, ma è in crescita. Il prezzo di vendita sul mercato di un maialino vietnamita oscilla tra 60 e 200 euro.

Avvertenze mediche e legali

    Per i vietnamiti maschi é consigliabile la castrazione, in modo che lasci in pace altri animali e l'arredamento, e non gli venga in mente di scappare (con i denti rompono facilmente una normale rete a maglie): infatti, grazie all'olfatto molto sviluppato, possono percepire femmine in calore anche molto lontane, cinghialine comprese. Come nel cane, la castrazione dei maschi può essere tecnicamente effettuata a qualsiasi età, ma è preferibile farlo il prima possibile, in quanto gli animali conservano la memoria degli odori e delle sensazioni del vissuto. E' anche consigliabile far tagliare le zanne da un veterinario, vere e proprie sciabole che possono diventare involontariamente pericolose.
    Anche per la femmina è consigliabile in certi ambienti la castrazione, da fare nei primi mesi di vita: quando va in calore, tende a scappare se percepisce anche in lontananza l'odore di verri, cinghiali compresi.

    Dal punto di vista legale, non esiste una legge apposita per il maiale da compagnia, per cui la normativa di riferimento è quella del suino da allevamento, con l'obbligo di comunicare all'ASL la detenzione ed il trasporto, che deve essere effettuato con automezzi autorizzati al trasporto degli animali, anche se alcune ASL consentono di usare i trasportini e l'autoveicolo privato come fosse un cane.
    Occorre informarsi presso la propria ASL anche in merito alle vaccinazioni obbligatorie, che variano da zona a zona, mentre si possono evitare quelle facoltative, perchè servono a prevenire malattie in caso di grandi concentrazioni di bestiame.

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