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 Uno scorcio della cerchia muraria di Buonconvento
Monteroni d'Arbia, dal mulino alla tabaccaia
Monteroni è una moderna cittadina che ha conservato il mulino fortificato del trecento, oggi sede di mostre d'arte,
con le sue macine e l'ampia vasca per la raccolta dell'acqua, inserita in un ampio giardino pubblico realizzato attorno all'antica vasca di accmolo.
Il mulino di Monteroni garantiva l'approvvigionamento di farina della zona e dell'ospedale senese del Santa Maria della Scala, cui apparteneva. Al mulino era collegato l'imponente grancia fortificata di
Cuna, magazzino per il grano e rifiugio per i viandanti, costruita nel XIV secolo poco più a nord, ben visibile dalla Cassia (non visitabile).
Nel paese c'è anche la tabaccaia, un singolare e imponente monumento industriale costruito verso il 1920:
attorno si è aggregata la Monteroni moderna, proprio come nel medioevo si è sviluppata attorno al mulino. Attiva
fino al 2005, fu una delle principali tabaccaie europee, tanto che il tabacco era la coltura più diffusa della zona e nel paese si respirava
un perenne profumo di tabacco.
San Giovanni d'Asso, capitale del tartufo
San Giovanni d'Asso è un gioiello architettonico incastonato nelle Crete Senesi, con una rocca imponente ed una
curiosa chiesetta romanica dalla grande cripta dove da trecento anni si rievoca la festa dello Scricchio (ottava di Pasqua).
E' famoso per il tartufo,
e non a caso ospita un originale Museo del Tartufo, il primo del genere in Italia, e due importanti mostre mercato, quella del
Tartufo Bianco e quella del Tartufo Marzuolo.
Poco fuori dell'abitato c'è un'oasi di pace e di verde tutta da scoprire: è il
Bosco della Ragnaia,
un tempo luogo di cattura degli uccellini con teli distesi sugli alberi (la "ragna"), oggi parco privato ad ingresso libero che propone un
percorso filosofico tra fontane e sculture.
Da visitare anche il vicino borgo semi-abbandonato di Monterongriffoli, con un'antica fonte medievale, alimentata da un canale sotterraneo proprio
come i bottini di Siena.
Trequanda e la Beata degli innamorati
Trequanda è un grazioso paese di campagna, centro di produzione di un ottimo olio d'oliva extravergine, dominato dal castello
duecentesco dei Cacciaconti (luogo dantesco) e dalla chiesa romanica dalla curiosa facciata "a scacchiera".
La Chiesa è oggi méta di pellegrinaggi di innamorati per chiedere una intercessione in amori non corrisposti.
Infatti, in una intercapedine del muro, è stato trovato nel 1500 un corpo femminile che la leggenda ricorda integro e profumato,
attribuito alla Beata Bonizzella Cacciaconti, vissuta qualche secolo prima e rinchiusa dai familiari per evitare che dilapidasse il patrimonio a causa della sua indole benefattrice,
tanto che attirava i poveri da ogni dove e ne incentivava i matrimoni.
Una vista panoramica sul paese si ha dal colle del Mulino a Vento, in realtà una colombaia della fine del '700,
con all'interno 600 nidi in terracotta dove si allevavano i colombi viaggiatori (osservabile solo dall'esterno).
Petroio, l'arte della terracotta
Il borgo di Petroio, vicino a Trequanda, ospita il Museo della Terracotta, una produzione tradizionale dell'artigianato delle Crete Senesi.
Un tempo, tutti i borghi e tutte le fattorie sparsi nelle campagne avevano la loro fornace per trasformare l'argilla in mattoni,
ma qui si sono specializzati in orci, vasi e decorazioni che secoli fa raggiungevano Siena ed Arezzo con i carretti ed oggi sono esportati in tutto il mondo.
Nel bel museo si possono vedere terrecotte di tutte le foggie, compreso tubi per l'acqua, grondaie e sifoni (in quanto la lavorazione
a mano conferisce una particolare resistenza) e brevi filmati che spiegano il ciclo di produzione (ingresso: intero 3 euro).
Si può anche integrare una visita guidata al paese, un vero museo all'aria aperta (supplemento: 2 euro, tel 0577-665188).
L'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore
É una grande abbazia benedettina circondata da un paesaggio aspro e selvaggio, fatti di strapiombi e di creste,
e percorso da suggestivi sentieri, particolarmente affascinanti nel periodo primaverile.
L'Abbazia è protetta proprio da questi precipizi naturali, e vi si accede per il ponte levatoio della torre merlata,
con la sua Madonna robbiana che sembra dare il benvenuto.
All'interno dell'Abbazia sono da visitare:
- il Chiostro con gli affreschi del Sodoma sulla vita di San Benedetto;
- gli intarsi lignei del Coro, tutti diversi;
- le meridiane, che seguono il ciclo del sole;
- il punto vendita del miele e dei liquori;
- la cantina con il vino prodotto dai monaci;
- a Natale, il grande presepe con effetti speciali.
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