Troppo spesso viene posto in opera come una piastrella, senza tener conto che è un materiale vivo ed eterogeneo:
è quindi importante rivolgersi a persone esperte, che conoscono i problemi dei diversi legnami. In questo modo sarà possibile mettere il parquet
in ogni ambiente, cucina compresa.
Per esempio, l'africano Doussiè è apprezzato perché non dà problemi. Esiste
però anche il Doussiè Asia, che è il nome commerciale di una pianta asiatica simile nell'aspetto, ma con caratteristiche completamente
diverse: è molto sensibile alle variazioni di umidità, per cui se viene trattata come il Doussiè vero, e posto subito in opera, nel giro di
qualche mese si può muovere e scollarsi. Per evitare simili sorprese, bisogna ambientare il materiale per un paio di mesi nelle stanze dove verrò posto
in opera. Lo stesso discorso vale per l'africana Afrormosia ed il suo surrogato brasiliano chiamato commercialmente Afrormosia Rio.
Tra i legnami nazionali, sono utilizzabili per pavimenti in legno le seguenti specie:
Abete Bianco, Castagno, Ciliegio, Faggio, Frassino, Larice, Leccio, Noce, Olivo, Olmo, Robinia, Rovere, Sughera e recentemente Arancio.
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Dove trovare il legname
Per reperire la materia prima dobbiamo innanzitutto individuare nella zona un commerciante all'ingrosso, perchè il legname costa molto ed è difficile trovarlo ad un buon prezzo.
Quantià limitate di legnami pregiati a poco prezzo possono essere trovati anche dai venditori di legna da ardere, perché
nel mucchio si potrebbe avere la fortuna di vedere dei tronchetti di pregiate piante forestali come Faggio, Farnia, Rovere e Ontano, ma si possono utilizzare
anche specie prevalentemente usate come legna da ardere come Acero campestre, Carpino, Leccio, Orniello e Roverella.
Oppure ci si può rivolgere gli agricoltori che estirpano un frutteto (pero, melo, albicocco, pesco, susino, arancio, limone) o fanno
delle grosse potature agli olivi ed ai castagni: anche in questo caso può capitare di comprare legnami pregiati al prezzo della legna da ardere,
anche se lo scarto è molto alto.
Un'altra fonte sono i giardinieri, in quanto può capitare che abbattino o potino drasticamente piante ornamentali che forniscono
del legname da opera, come Abete rosso, Cipresso, Bagolaro, Liriodendro, Melograno, Paulonia, Platano, Tiglio o Tuja.
Se poi l'agricoltore è anche vignaiolo, allora potrebbe disfarsi di vecchie botti di rovere, anche se per eliminare la curvatura
si ottengono spessori più ridotti e listelli più corti. Ottime le vecchie travi delle demolizioni e similari, che servono per preparare listelli
dei prendono il nome di legni antichi, preziosi e ricercatissimi.
La stagionatura del legno
Il legname deve essere stagionato, in quanto contiene una quantità di acqua che in taluni casi può
arrivare al 75% del peso, per cui continuerà a diminuire di volume e torcersi finchè il contenuto di acqua non è in equilibrio con
quello dell'ambiente in cui si trova. Per ovviare a questi tempi di attesa, ogni anno si può mettere a stagionare del legno ed arriverà
il giorno che sarà pronto, in cui ogni anno avremo del legno pronto.
La durata della stagionatura dipende dalla specie,
dalle condizioni in cui è cresciuta, dalle dimensioni dei pezzi di legno, dalla cura con cui viene accatastato, dalle condizioni di temperatura e umidità. In pratica, ci si accorge che la stagionatura è conclusa
quando pesando il legno ci si accorge che il peso non diminisce più.
Nel caso di stagionatura di blocchi di legno per lavori di tornio, conviene alternare la stagionatura agli interventi di
tornitura. Nel caso di stagionatura di tavole, conviene spalmare sui primi 10 cm della colla acrilica per uniformare l'essiccazione ed evitare
eccessive spaccature alle estremità.
Differenza tra falegnameria, tornitura, ebanisteria
Lavorare il legno è relativamente facile. Basta infatti un pò di attrezzatura ed un locale adatto,
senza dimenticare la sicurezza visto che si lavora in mezzo a lame taglienti e polveri finissime.
I tipi di lavorazione del legno sono tre: falegnameria, tornitura ed ebanisteria.
La falegnameria consiste nell'usare tavole e colla vinilica per fare i mobili e infissi (porte e finestre):
questi ultimi sono molto difficili ed occore tempo per farsi una buona esperienza, avendo a che fare con vetri e serrature.
La tornitura è l'arte di realizzare piccoli utensili dove il pezzo di legno viene
messo a ruotare attorno ad un attrezzo detto tornio.
L'ebanisteria è l'arte di comporre decorazioni, mosaici o disegni veri e propri, utilizzando
legni di diverso colore, mentre nell'intarsio vengono utilizzati altri materiali (ad esempio l'avorio).
Il taglio del legno
Per realizzare mobili o infissi occorre innanzitutto tagliare i tronchi in tavole.
che possono avere un aspetto "rigato" o "fiammato": sono gli anelli di accrescimento dell'albero, che appaiono in modo
diverso a seconda di come è stato segato il tronco.
Taglio tangenziale.
E' quello adottato per la quasi totalità del legname ma le tavole che si ottengono non hanno qualità e aspetto costanti, perchè si differenziano
sempre piu' man mano ci si allontana dalla zona centrale del fusto.
Mentre la tavola di mezzo mantiene diritto il proprio asse trasversale e presenta superfici con venature pressochè parallele,
le altre tavole sono soggette a imbarcarsi e comportano vaste zone mediane con venature notevolmente diverse da quelle delle
loro zone laterali, a seconda della conicità del fusto e della posizione delle tavole nel fusto stesso.
Taglio in quarto e taglio radiale.
Questi procedimenti di segagione non consentono di ridurre tutto il tronco in tavole mediante un solo passaggio alla sega multilame,
perciò risultano piu' costosi. Il maggior costo però è compensato dalle migliorate caratteristiche
di indeformabilità e di aspetto che il legname viene cosi' ad assumere. Le tavole ottenute secondo tali metodi risultano sempre meglio
specchiate e saranno sempre meno soggette a imbarcarsi quanto più la direzione dei tagli sarà prossima a quella radiale.
Tuttavia il taglio sul raggio rimane puramente teorico, perchè praticamente impossibile.
Attrezzatura del falegname faidate
Dipende tutto da dove si vuole partire e da ciò che si vuole realizzare, tenendo presente che la lavorazione del legno
è appassionante e creativa ma anche molto pericolosa.
Le attrezzature sono tutte molto taglienti ed i motori velocissimi, per cui basta una piccola distrazione per provocare un grave incidente.
Non bisogna farsi prendere mai dalla fretta, concentrarsi su quello che si sta facendo, controllare due o più volte che
il pezzo sia fissato correttamente, chiudere la sessione di lavoro se sopravviene la stanchezza.
Si consiglia di iniziare con dalla falegnameria spicciola, partendo
da tavole e listelli già pronti, preparati nelle dimensioni volute da un falegname di fiducia o da un centro del bricolage,
dove un taglio costa attorno ad 1 euro l'uno, ed i primi tagli sono gratis se il legname viene comprato sul posto.
L'attrezzatura necessaria è la seguente:
- banco da falegname (puù essere anche un banco da falegname fai da te, purché stabile),
- morsa da banco,
- una serie di morsetti,
- levigatrice orbitale con carta vetrata di varia grana,
- troncatrice con pianetto superiore (con cui realizzare battute e scanalature per l'inserimento di pannelli e fare cassetti semplici, cioé senza code di rondine),
- fresatrice (non strettamente indispensabile, ma comoda per fare scanalature per i fondi di cassetti
e le battute per la sede di un pannello posteriore),
- pialla,
- raspa,
- avvitatore con la serie di punte,
- almeno 4 scalpelli da falegname (8,10,14/16, >24 per pareggiare),
- sega a sciabola,
- seghetto rettilineo,
- seghetta da traforo,
- trapano a colonna,
- squadra lunga almeno 60 cm.,
- metro pieghevole,
- metro estensibile,
- livella ad acqua,
- martello piccolo
- mazzuolo,
- tenaglie da falegname,
- chiodi di varie misure,
- viti autofilettanti di varie misure,
- colla vinilica,
- nastro telato,
- tinta ad acqua per la finitura,
- carta abrasiva detta "stereata",
- vernice detta "turapori".
Una volta presa confidenza con il legno, si potrà gradatamente incrementare l'attrezzatura, fino ad arrivare
a procurarsi tronchi di legno da tagliare in proprio. Infatti, comprare tavole già tagliate ha costi molto alti, qualità spesso scadente,
assortimento di misure ed essenze lignee limitate.
A livello hobbistico, la sega circolare, la pialla F/S e la fresa possono essere sostituite da un unico attrezzo combinato che
permette di eseguire le tre lavorazioni, anche se le prestazioni sono inferiori a quelle di tre macchine distinte.
L'attrezzatura completa comprende:
- seghetto alternativo (serve a fare tagli grossolani),
- piccola sega a nastro (serve a "sgrossare" il tavolame oppure ad eseguire tagli sagomati),
- combinata (serve a squadrare, rifilare e troncare di precisione),
- una buona fresatrice (per realizzare cornici, scanalature, bordi, battute, ecc.),
- una toupie (fresatrice ad altissima velocità che, dotata di lame a "semiluna", toglie gli spigoli vivi del legno per realizzare tutti i tondi che si desidera),
- un piccolo tornio (per realizzare ciotole, vasi e qualunque cosa arrotondata),
- un set per affilare le lame.
Il tornio è un utensile dotato di un motore elettrico al quale viene fissato il pezzo di legno ancora grezzo.
Mentre il motore fa ruotare la tavola di massello, con degli attrezzi molto simili a degli scarpelli sagomati (sgorbie), si genera la forma voluta.
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