SANTA MARIA DELLA SCALA

Da ospedale del trecento a complesso museale

    Nel centro storico di Siena, proprio di fronte al Duomo, c'é uno straordinario edificio trecentesco: è il Santa Maria della Scala, in passato luogo di ricovero e di cure, oggi grande complesso museale che regala una immersione nelle epoche passate e un quadro della realtà sociale ed economica della città.
    La sua particolarità consiste nel fatto che da mille anni racconta ininterrottamente la vita di Siena: infatti, le testimonianze partono dalle origini etrusche e romane, attraversano il Medioevo ed il Rinascimento, ed arrivano al contemporaneo, proponendo un'esperienza culturale che va oltre una semplice visita museale.
    La struttura stessa è un luogo di memoria: è possibile percorrere le sale ed i corridoi rivivendo l'organizzazione di questo grande ospedale medievale, come la distribuzione delle vettovaglie necessarie ai reparti e l'approvvigionamento idrico.
    Inoltre sono presenti chiese, cappelle ed oratori, oltre agli affreschi quattrocenteschi della corsia del Pellegrinaio, che testimoniano la religiosità di questo luogo, nato lungo la via francigena come punto di sosta dei pellegrini.
    Nei 20.000 mq di percorsi espositivi trovano spazio diverse mostre permanenti, visitabili con un unico biglietto di ingresso: il Museo Archeologico, il tesoro di Costantinopoli, l'antica Fonte Gaia di Jacopo della Quercia, il Museo d'Arte per Bambini e le antiche bandiere delle contrade. Talvolta viene anche ospitata una mostra temporanea di livello internazionale, con un altro biglietto di ingresso.

Itinerario nello Spedale

    Il Santa Maria della Scala merita da solo una visita: è stato il più grande e antico ospedale europeo, attivo dal 13° secolo fino al 1995.
    Le corsie ospedaliere e le sale operatorie ruotavano attorno alla Corticella, un porticato nel cuore del complesso, raggiunto da una singolare strada interna, dove arrivavano merci di ogni tipo, che venivano immagazzinate e poi smistate nei diversi reparti.
    Su questa corte si affacciano ambienti oggi adibiti a sale espositive: il granaio del XV secolo con eleganti volte a crociera, il magazzino degli oggetti lasciati in deposito da malati e pellegrini, gli alloggi per fornai, macellai, fabbri e falegnami che erano al servizio dell'ospedale, ed il fienile per conservare i foraggi destinati agli animali che arrivavano col loro carico.
    Dietro l'ospedale c'era perfino un Giardino dei Semplici, dove venivano coltivate piante medicinali, trasferito nel 1856 nell'attuale Orto botanico.

Itinerario dell'acqua

    L'acqua è un aspetto meno evidente della vita ospedaliera, ma di capitale importanza: ecco che nel complesso museale si aprono monumentali cisterne, pozzi nascosti e lavatoi, che il visitatore può seguire con l'itinerario tematico "i percorsi dell'acqua", illustrato da un opuscolo e un dvd.
    Per secoli l'approvvigionamento fu garantito da un bottino (oggi corridoio), uno dei numerosi canali con la volta di mattoni che rappresetano un sistema idraulico unico al mondo. L'acqua raccolta dal bottino veniva poi prelevata con un pozzo detto del Rotone: una ruota, azionata da animali, insuffliava aria in un tubo e faceva uscire l'acqua nell'altro.
    Quando alla fine dell'800 la chirurgia ebbe un impulso, l'acqua fu prelevata con una pompa dalla vicina fonte medievale di Fontebranda (fu la prima acqua corrente in città) ed agli inizi del '900 entrò in funzione l'acquedotto che parte dal lontano Monte Amiata: così le cisterne, diventate inutili, furono riadattate a magazzini o sale operatorie.

Itinerario religioso

    All'interno del Complesso Museale sono presenti chiese, cappelle ed oratori, che testimoniano la religiosità medievale di questo luogo, nato lungo la via francigena per offrire assistenza a pellegrini e infermi, assistiti da Santa Caterina da Siena.
    C'é la Chiesa della Santissima Annunziata, la Cappella del Manto e la Cappella della Madonna, gli oratori di Santa Maria sotto le Volte e di Santa Caterina della Notte, la Sagrestia Vecchia e l' Antico Refettorio dei Frati, con i loro arredi, affreschi, dipinti ed un teschio con tanto di iscrizione per ricordare a tutti la certezza della morte.
    L'elemento di spicco è il Pellegrinaio delle Donne, un tempo corsia ospedaliera, con le pareti interamente affrescate nel quattrocento con scene quotidiane che illustrano l'attività dell'ospedale: dalla loro osservazione si possono fare importanti considerazioni sulla vita medievale.

Museo Archeologico Nazionale

    Il Museo Archeologico Nazionale si trova nei suggestivi cunicoli sotterranei ed offre due sezioni: una è dedicata alla città ed alle zone limitrofe, ed illustra gli aspetti salienti dell'archeologia del territorio senese, con particolare riguardo alla frequentazione etrusca e romana della zona dove oggi sorge la città.
    L'altra sezione è dedicata alle collezioni private, ed illustra la memoria storica della nostra cultura archeologica, in quanto furono costituite tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento dalle famiglie aristocratiche senesi, che effettuavano scavi archeologici nei loro possedimenti al fine di abbellire le ville per ostentare ricchezza e potenza, poi confluite nel Museo Archeologico di Siena per volontà testamentarie o lasciti.
    Nel percorso espositivo si possono ammirare vasi attici, buccheri, urne in alabastro, sarcofagi in marmo, steli funerarie, monete antiche, manufatti di oreficeria e oggetti quotidiani.

Il tesoro bizantino

    Il cosidetto tesoro di Santa Maria della Scala è un pregiatissimo gruppo di reliquie e reliquiari in oro, argento e pietre preziose, acquistati nel 1359 e provenienti dal palazzo imperiale di Costantinopoli.
    L'acquisto aumentò notevolmente il prestigio dell'ospedale, in quanto contenevano le relique di una moltitudine di Santi e Beati, di Maria e sopratutto di Gesù: un Sacro Chiodo della Croce, frammenti della spugna e della lancia, il sangue e la barba di Cristo, un frammento della pietra del Santo Sepolcro.
    Uno degli oggetti più importanti è un monumentale Evangelario: libro liturgico formato da 319 fogli di pergamena e da una copertina d'oro impreziosita da pietre preziose, che rappresenta una rassegna delle tecniche orafe medievali.

Fonte Gaia, di Jacopo della Quercia

    Fonte Gaia, capolavoro quattrocentesco di Jacopo della Quercia, è di nuovo esposta al pubblico dal marzo 2011, dopo venti anni di restauri.
    Fonte Gaia è la regina delle fonti medievali senesi: infatti si trova nella principale piazza cittadina e venne decorata da una serie di sculture commissionate a Jacopo della Quercia e completate nel 1419.
    Il monumento subì però un intenso degrado, dovuto alla vita quotidiana che si svolgeva in Piazza del Campo ed al debole materiale impiegato, il marmo della Montagnola Senese.
    Gli antichi bassorilievi non sono stati assemblati per ricostruire la fontana originale, ma sono stati accostati a calchi e modelli di gesso utilizzati per eseguire la copia presente in piazza il Campo.

Il museo d'arte per bambini

    Il Museo d'Arte per Bambini, u nico del genere in Italia, espone la propria collezione di opere d'arte che hanno per soggetto l'infanzia o sono ad essa rivolte. Inoltre, ogni anno, il museo ospita mostre temporanee a tema.
    L'obiettivo è quello di creare nei bambini una familiarità con le illustrazioni, che possono essere definite le prime opere d'arte destinate a loro, e di contribuire a formare nei piccoli visitatori un'educazione all'immagine.
    Altri obiettivi sono quelli di stimolare il confronto tra gli illustratori del circuito internazionale, valorizzare ciò che viene prodotto ogni anno a livello internazionale e proporre al pubblico le nuove tendenze dell'illustrazione contemporanea.

Biblioteca e Fototeca 'Giuliano Briganti'

    La Biblioteca e la Fototeca "Giuliano Briganti", noto storico d'arte, sono state acquisite dal Comune di Siena ed hanno trovato collocazione all'interno del CERR - Centro Europeo di Ricerca sulla Conservazione e sul Restauro.
    La Biblioteca Giuliano Briganti è una raccolta di circa 16.000 volumi dedicati alla pittura italiana e straniera dal XVI al XVIII secolo (Catalogo: www.sba.unisi.it/sbs/cataloghi.php).
    La Fototeca Giuliano Briganti è costituita da 50.000 immagini, soprattutto in bianco/nero, ma anche albumine, stampe al carbone, diapositive e fotocolor sulla pittura italiana e straniera dal XII al XX secolo. Oltre all'opera d'arte fotografata, è interessante la stessa foto, spesso accompagnata da appunti.
    Orario: lunedì e mercoledì ore 10-13, martedì e giovedì ore 10-13 e 15-17.

Informazioni turistiche

LUOGO
     Complesso Museale di Santa Maria della Scala
     (Piazza del Duomo, Siena)

ORARIO
   - dal 15 marzo al 15 ottobre:
      tutti i giorni 10 - 19, giovedì fino alle 22.
   - dal 16 ottobre al 14 marzo :
      lunedì mercoledì giovedì venerdì 10-17,
      sabato e domenica 10-19
      chiuso martedì e 25 dicembre
    Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura.

COSTO INGRESSO
    9,00 € intero (8 con prenotazione)
    7,00 € ridotto (6,5 con prenotazione): ragazzi 12-19 anni, over 65, studenti universitari, militari, invalidi.
    gratis: under 11, gioralisti, disabili, accompagnatori, e in occasione di eventi (Notte dei Musei, Settimana della Cultura, eccetera).
     20,00 € Famiglia (18 con prenotazione): 2 adulti + figli.

     Cumulativi:
     14,00 € con Museo Civico.
     20,00 € con Museo Civico e Torre del Mangia.
     40,00 € con Museo Civico e Torre del Mangia, per famiglie.
     13,00 € con Pinacoteca Nazionale.
     18,00 € con Museo Civico e Pinacoteca Nazionale.
     23,00 € con Museo Civico, Torre del Mangia e Pinacoteca Nazionale.

RECAPITI
    Museo Santa Maria della Scala (Siena)
    Info e Prenotazioni: 0577 292615
     ticket@comune.siena.it
     www.santamariadellascala.com

Aggiornato luglio 2024. Le informazioni riportate possono aver subito variazioni.